Tanzania,
Costa sud-orientale del Tanganica, Kipili
Almeno 20 milioni di anni di vita, 2000 km di coste, una superficie
pari al Veneto e al Trentino- Alto Adige insieme, 1470 m di
profondità massima: indubbiamente il Tanganica (uno dei
grandi bacini della Rift Valley africana) non è un lago
a misura
italiana! Le coste rocciose sono concentrate
all'interno dei tre principali bacini del lago, Zongwe, Kalemi
e Kigoma, identificati rispettivamente a sud-ovest, lungo la
costa centrale orientale e sul lato ovest, mentre la rimanente
estensione delle sponde è caratterizzata da spiagge sabbiose,
che diventano composte da ghiaia e piccoli sassi lungo le scogliere
della regione meridionale. Alle foci dei fiumi, siano essi perenni
che stagionali, si sviluppa una rigogliosa vegetazione sia palustre,
sulle sponde, che acquatica. Il periodo delle piogge varia a
seconda delle zone, ottobre-dicembre e febbraio-aprile in quella
settentrionale, novembre-marzo in quella meridionale. A questi
periodi corrisponde un innalzamento sensibile del livello delle
acque del lago, che riceve una notevole quantità di sedimenti
trasportati dai fiumi che vi si riversano. La ricchissima ittiofauna
del lago è concentrata lungo le coste, essendoci ossigeno
sufficiente solo a profondità di 100-200 m al massimo:
essa è costituita in gran parte da Ciclidi, oltre 200
specie di cui più del 90% endemiche.
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Una
scogliera rocciosa
Le grandi rocce della riva coperta di fitta vegetazione
proseguono in acqua, formando una spettacolare franata subacquea.
Il continuo moto ondoso ha creato, nel corso di migliaia
d'anni, un caotico sovrapporsi di massi di tutte le dimensioni,
che con l'aumentare della profondità formano un dedalo
di tane passanti, rifugio preferito di un gran numero di
pesci. La fascia da 0 a 3 m costituisce il biotopo roccioso
superficiale, caratterizzato da notevole idrodinamismo,
acqua particolarmente ossigenata e totale assenza di piante
superiori, sostituite dalla copertura biologica delle rocce
(in tedesco "aufwuchs"), formata da alghe verdi
e Diatomee a loro volta colonizzate da miriadi di microrganismi
(idre, rotiferi, minuscoli crostacei, ecc.). La copertura
algale si spinge fino a diverse decine di metri di profondità,
favorita dalla limpidezza dell'acqua, per essere man mano
sostituita da una sottile patina di sedimento.
Caratteristiche
fisiche e chimiche: acqua limpida (visibilità
oltre i 20 m), piuttosto agitata e fortemente ossigenata
soprattutto entro i 3 m di profondità. Il fondo è
costituito da grandi blocchi di roccia, interrotti da zone
ghiaiose e ciottolose più o meno ampie: presente
ovunque una copertura di alghe verdi e scure.
Valori
fisico-chimici dell'acqua: T 24-28°C in superficie;
pH 8,6-9,5; durezza totale 7-11°dGH; durezza carbonatica
16-19°dKH; conduttività circa 600 microsiemens.
Piante:
praticamente non esistono in questo biotopo, sostituite
dalle alghe incrostanti e filamentose.
Pesci
(specie di interesse acquariofilo): Eretmodus
cyanostictus, Altolamprologus compressiceps, Ciphotilapia
frondosa, Neolamprologus brichardi, N. buscheri, N. cylindricus,
N. gracilis, N. longior, N. pulcher, N. sexfasciatus, Tropheus
brichardi, T. duboisi, T. moorii, Julidochromis regani (Cichlidae),
Synodontis multipunctatus (Mochokidae)
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Un
acquario "scogliera del Tanganica"
La nostra vasca misura 120 x 60 x 60 cm ed è illuminata
da 4 neon da 40 W lunghi 104 cm (1 fitostimolante, 1 attinica,
1 50/50 e 1 10000°K). Come filtro consigliamo un rapido
esterno da 1000 l/h, abbinato eventualmente ad un filtro a letto
fluido. Riscaldamento: 2 termoriscaldatori 200 W agli angoli
opposti della vasca. Fondo di ghiaietto policromo grossolano,
neutro o con moderata presenza di calcio. Arredamento a base
di grosse rocce e ciottoli di varia misura a formare una scogliera
digradante e ricca di anfratti e fessure. Valori fisico-chimici
dell'acqua (usare acqua demineralizzata in cui sciogliere gli
appositi sali): T 26-28°C; pH 8-9; durezza totale 10-12°dGH;
durezza carbonatica 12-15°dKH. Importante: nitriti assenti,
nitrati sotto 50 mg/l.
Piante:
solo una buona copertura di alghe (inserire i pesci 2-3 mesi
dopo il riempimento della vasca).
Pesci:
Eretmodus
cyanostictus (2 coppie), Altolamprologus
compressiceps (1 coppia), Neolamprologus
brichardi (1 coppia), N.
cylindricus (1 coppia), N.
longior
(1 coppia), Tropheus brichardi o T.
duboisi o T.
moorii (4-5), Julidochromis
regani (1 coppia).
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