Brasile
sud-orientale, Stato di Rio de Janeiro, Parco Nazionale di Tijuca.
Istituito nel 1961, il parco si estende su 3.200 ha, un tempo
ricoperti di foresta pluviale primitiva oggi, purtroppo, in buona
parte distrutta per rifornire l'industria del legno e del carbone.
Negli anni si è provveduto ad una riforestazione - sia
pure utilizzando spesso essenze esotiche non originarie della
regione - sicché, anche se profondamente mutata, la zona
è ancora ricca di foreste tra le quali scorrono numerosi
piccoli corsi d'acqua. Contrariamente alle apparenze, non si tratta
di una regione a clima tropicale: durante l'inverno australe (giugno-settembre),
infatti, la temperatura media non supera i 20°C, scendendo
nelle notti più fredde sotto i 15°C. Le piogge sono
concentrate tra settembre e marzo (primavera ed estate australi),
quando la temperatura e l'umidità raggiungono i valori
medi annui dell'Amazzonia (26-28°C e oltre 80%).
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Un
torrente di zona boschiva.
Molti piccoli corsi d'acqua scorrono nella variegata foresta
della Tijuca. Le elevate precipitazioni estive (circa 1.500
mm di pioggia) ne influenzano fortemente portata e livello,
nonché importanti parametri fisico-chimici come torbidità,
conduttività, pH, ecc. Anche la temperatura può
variare sensibilmente con la stagione. Lungo il corso del
torrente si alternano tratti di foresta a galleria ad altri
liberi e ben soleggiati.
Caratteristiche
fisiche e chimiche: fondo sabbioso, molto fine, spesso
ricoperto da tappeti di foglie cadute dalla vegetazione
sovrastante.Corrente moderata ma costante, acqua limpida
eccetto nei periodi più piovosi. La temperatura si
aggira sui 25°C in estate, per scendere fino ai 16-18°C
nei mesi freddi. Il pH è piuttosto acido (6,0-6,5),
la durezza totale e quella carbonatica molto basse, conduttività
inferiore a 50 [S/cm. Grazie alla corrente costante, l'ossigeno
si mantiene sempre su valori elevati.
Vegetazione
acquatica e palustre (specie di interesse acquariofilo):
Cabomba caroliniana, Egeria densa, Myriophyllum aquaticum,
Echinodorus martii, Ceratopteris thalictroides.
Macroinvertebrati
(specie di interesse acquariofilo): Pomacea spp.
(Molluschi Gasteropodi); Macrobrachium spp. (gamberetti).
Pesci
(specie di interesse acquariofilo): Hyphessobrycon
bifasciatus, Hyphessobrycon flammeus (Characidae);
Copella nigrofasciata (Lebiasinidae); Corydoras
barbatus (Callichthyidae); Otocinclus affinis
(Loricariidae); Cichlasoma portalegrense (Cichlidae).
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Progettazione
di un acquario "Tijuca".
Vasca di media capacità: 80 x 40 x 45(h) cm. Illuminazione:
2 neon 25 W (1 fitostimolante + 1 daylight). Termoriscaldatore
100 W. Filtraggio: consigliato un filtro rapido esterno da 200
l/h. Fondo di sabbia silicea fine e non troppo chiara, mista
ad argilla in granuli. Arredamento a scalare con rocce piatte
a terrazza e radici legnose, disposte a imitare le rive del
torrente in cui le rocce si alternano con le radici degli alberi.
Acqua: T 22-26°C; pH 6,5; durezza totale 8-10°dGH, durezza
carbonatica 2-4°dKH.
Piante:
Cabomba
caroliniana (4 mazzetti, centrale e agli angoli),
Egeria
densa (4 mazzetti, angoli e sfondo), Myriophyllum
aquaticum (1 mazzetto, centrale), Echinodorus
martii (1
vasetto, protagonista), Ceratopteris
thalictroides (1 vasetto, centrale e galleggiante).
Pesci:
Cichlasoma portalegrense (1 coppia adulta o un gruppetto
di 4-5 giovani); Hyphessobrycon bifasciatus (6); Hyphessobrycon
flammeus (6); Corydoras
barbatus (4); Otocinclus
affinis (4).
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