Brasile,
Amazonas, Ovest di Manaus tra Rio Negro, Rio Manacapuru e Rio
Solimoes
Il complesso fluviale del Rio delle Amazzoni, terzo fiume del
mondo per lunghezza, ha origine tra le Ande peruviane e, dopo
aver attraversato Perù, Colombia e Brasile, si riversa
nell'oceano Atlantico, spingendo le sue acque in mare per centinaia
di chilometri. Le precipitazioni, in un bacino pluviale che
corrisponde alla più grande foresta tropicale del pianeta,
sono comprese fra i 150 e i 300 cm l'anno, ma distribuite temporalmente
in modo del tutto irregolare (nei dintorni di Manaus, capitale
dello stato di Amazonas, la stagione delle piogge va da gennaio
alla fine di marzo), con il risultato di dare origine ad un'imponente
fluttuazione nel livello delle acque dell'intera regione amazzonica.
Il grande fiume, durante i mesi piovosi, aumenta di livello
fino a 10-15 m rispetto alla stagione secca, secondo le annate
e le zone che attraversa. Un sesto del suo bacino è sommerso
dalle acque: si forma la varzea o igapò, una sconfinata
foresta allagata con una superficie di 700.000 km2, un'estensione
superiore a quella dell'intera Spagna! Se a straripare sono
corsi d'acqua come il Rio delle Amazzoni, dalle "acque
bianche", è appunto il nome varzea o tahuampa ad
essere comunemente usato per designare questo straordinario
ecosistema. Se la foresta ha suoli sabbiosi, ed è allagata
dai poco produttivi fiumi dalle "acque nere" (come
il Rio Negro, il Tapajos e l'Arapiuns), l'ambiente prende il
nome di igapò.
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La
varzea
Quando le torbide acque fluviali, ricche di sedimenti di origine
minerale, oltrepassano i propri argini naturali, si insinuano
nella foresta per oltre 100 km, riempiendo i bacini presenti
nella piana alluvionale amazzonica. Successivamente a questa
iniziale fase di crescita, il loro livello inizia a stabilizzarsi,
ed il processo di sedimentazioni sul fondo dei detriti le rende
lentamente sempre più limpide, permettendo alla luce
di penetrare in profondità. Questo, in aggiunta all'alto
livello di nutrienti disciolti, provoca una crescita esplosiva
del plancton. E' il momento, per i pesci, di addentrarsi fra
gli alberi sommersi, nutrendosi abbondantemente di insetti,
frutti caduti in acqua, semi o semplici detriti organici. Le
specie che si cibano esclusivamente di semi e foglie sono piuttosto
rare, ma molti dei pesci amazzonici hanno in ogni caso una dieta
erbivora.
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Nonostante
le piene causate dai fiumi ad "acque nere" non riescano
a innescare un'eguale esplosione di vita planctonica, l'allagamento
della foresta permette ai pesci di colonizzare vaste aree, accedendo
a risorse di cibo indispensabili per la loro sopravvivenza. I
sei mesi di inondazione rappresentano, quindi, un periodo di abbondanza
di cibo, che è utilizzato per accumulare risorse necessarie
ad affrontare lo sforzo riproduttivo e, comunque, la vita, in
acque generalmente povere di nutrimento. Molti dei pesci che le
popolano (tra cui i Discus), regolano il loro periodo di riproduzione
facendolo coincidere con la crescita delle acque, e il conseguente
aumento delle fonti di nutrimento. La vegetazione sommersa è
inoltre utilizzata per deporvi le uova, mentre quella abbondantissima
presente sulla superficie dell'acqua (il capim), lo strato
di macrofite galleggianti che si sviluppano con la piena, è
un ottimo rifugio per gli avannotti. I laghi che si formano nella
foresta allagata, destinati a trasformarsi in bacini chiusi nella
stagione secca, grazie all'altissima produttività e biomassa
rappresentano, a loro volta, uno degli ecosistemi più importanti
del pianeta in termini di biodiversità.
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Caratteristiche
fisiche e chimiche:
Valori: T 26-28°C; pH 5,5-6,5; durezza carbonatica 0-1°
dKH, durezza totale 0-5°dGH; conduttività 20-100
microsiemens.
Vegetazione
acquatica e palustre (specie di interesse acquariofilo):
Cabomba aquatica, C.
furcata, Ceratopteris pteridoides, C.
thalictroides, Echinodorus grisebachii, E.
macrophyllus, E. paniculatus, E. subalatus,
E. tenellus, Eichhornia
azurea, E. crassipes, Heteranthera zosterifolia,
Hydrocleys nymphoides, Hydrocotyle
leucocephala, Limnobium
laevigatum, Ludwigia
helminthorrhiza, Phyllanthus fluitans, Pistia
stratiotes, Salvinia auriculata, Utricularia
gibba.
Pesci
(specie di interesse acquariofilo): Osteoglossum
ferreirai (Osteoglossidae); Abramites
hypselonotus, Anostomus anostomus,
Leporinus fasciatus (Anostomidae);
Paracheirodon axelrodi, Hemigrammus
bleheri, Hyphessobrycon erythrostigma
(Characidae); Copeina guttata, Nannobrycon
unifasciatus, Nannostomus trifasciatus
(Lebiasinidae); Colossoma macropomum,
Piaractus brachypomus, Serrasalmus
nattereri, S. rhombeus (Serrasalmidae);
Rivulus ornatus (Aplocheilidae), Brochis
splendens, Corydoras barbatus, C.
elegans, C. schwartzii, C. julii,
Dianema
urostriata, Megalechis thoracata (Callichthyidae);
Sorubim lima (Pimelodidae); Aequidens
pallidus, Astronotus ocellatus, Cichla
ocellaris, Crenicichla lugubris, Geophagus
brasiliensis, Mesonauta festivus, Heros
severus, Pterophyllum scalare, Symphysodon
aequifasciatus haraldi, S. discus,
Uaru amphiacanthoides (Cichlidae);
Electrophorus electricus (Electrophoridae);
Gymnotus carapo, G. coatei (Gymnotidae);
Eigenmannia lineata (Rhamphichthyidae);
Apteronotus albifrons (Apteronotidae);
Monocirrhus polyacanthus (Nandidae).
Invertebrati
(specie di interesse acquariofilo): Pomacea spp.
(Mollusca Gasteropoda).
Anfibi
(specie allevabili in acquario): Pipa pipa
(Anura Pipidae).
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Un
acquario "Varzea amazzonica"
Allestire un acquario che ricostruisca questo eccezionale biotopo,
offre perciò una grandissima possibilità di scelta
rispetto alle specie di pesci allevabili. Tutte prediligono,
almeno nell'ambiente originario, condizioni di acqua acida (pH
compreso fra 5,5 e 6,5) e decisamente tenera (0-1°dKH, 0-5°dGH),
conduttività 20-100 microsiemens. In acquario, però,
è bene non imitare alla lettera certe condizioni ambientali,
che causerebbero una pericolosa instabilità dei diversi
parametri: pH 6, 2-3°dKH e 6-8°dGH sono valori comunque
ottimali per tutti i pesci e le piante, mentre la temperatura
sarà compresa tra 25 e 29°C. La vegetazione della
foresta sommersa cede all'acqua stessa un'alta percentuale di
acidi umici e tannino, e questa particolare condizione può
essere ricostruita introducendo nel filtro della torba in granuli
o fibre. Lo stesso materiale può essere utilizzato anche
come fertilizzante solido, ponendolo al di sotto dello strato
di sabbia quarzifera o basaltica fine che costituirà
il fondo.
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Un
acquario tematico di questo genere, se ci si limita a pesci di
dimensioni ridotte, può tranquillamente essere allestito
in soli 80 l. Indubbiamente, però, avere più spazio
consente soluzioni, anche dal punto di vista puramente estetico,
di grande effetto, oltre che più a vicine alla realtà
dell'ambiente cui ci si ispira per realizzarle. Le radici di torbiera,
ad esempio, dal bel colore marrone scuro, adeguatamente disposte
a simulare l'intreccio di vegetali sommersi dalle acque del fiume,
costituiscono un'ideale arredamento per questo genere di vasca
tematica. L'uso della torba, oltretutto, conferisce all'acqua
un suggestivo e naturale colore ambrato che, non alterandone la
limpidezza, esalta le colorazioni di pesci come i tetra e i Ciclidi
nani.
Opzione
A: vasca con coperchio 80x35x40 cm, 3 neon 25 W, filtro interno
biologico o esterno rapido, termoriscaldatore 150 W.
Piante: Salvinia auriculata (galleggiante),
Cabomba aquatica, Ceratopteris
thalictroides, Echinodorus grisebachii, Heteranthera
zosterifolia (centro e sfondo), Echinodorus
tenellus (primo piano).
Pesci: Copeina guttata (8), Hemigrammus
bleheri (8), Nannostomus trifasciatus (6),
Rivulus ornatus (4), Corydoras elegans
(5).
Opzione B: vasca aperta 120x50x60 cm, 3 lampade HQL 125
W, filtro esterno rapido 800 l/h, termoriscaldatore 300 W, cavetto
termico 50 W.
Piante: Ludwigia
helminthorrhiza, Pistia
stratiotes
(galleggianti), Echinodorus macrophyllus, E. paniculatus
(emergenti), Cabomba
furcata, Heteranthera zosterifolia, Hydrocotyle
leucocephala, Ceratopteris thalictroides (centro
e sfondo), Echinodorus tenellus (primo piano).
Invertebrati: Pomacea bridgesi (6).
Pesci (I): Paracheirodon
axelrodi (30), Nannobrycon unifasciatus (8), Symphysodon
aequifasciatus haraldi (4), Corydoras
schwartzi (5).
Pesci (II): Hyphessobrycon erythrostigma (8), Anostomus
anostomus (4), Mesonauta
festivus (2), Pterophyllum
scalare (2), Eigenmannia
lineata (4), Monocirrhus
polyacanthus (coppia: solo se i Caracidi sono adulti,
5-6 cm almeno!), Dianema urostriata (4).
Opzione C: vasca aperta 150x60x70 cm, 4 lampade HQL 125
W, filtro esterno rapido 1200 l/h, 2 termoriscaldatori 250 W,
cavetto termico 50-80 W.
Piante: come opzione B, eventuale aggiunta di Eichhornia
azurea o E. crassipes tra le galleggianti.
Invertebrati: Pomacea
bridgesi (8).
Pesci
(I): Paracheirodon axelrodi (30), Hemigrammus
bleheri (20), Symphysodon
discus (4), Uaru
amphiacanthoides (2), Brochis splendens
(6), Corydoras julii (6).
Pesci (II): Osteoglossum ferreirai (1), Cichla
ocellaris (coppia) o Astronotus ocellatus
(coppia), Sorubim lima (2), Electrophorus
electricus (1 giovane: gli adulti richiedono un acquario
speciale!).
Pesci (III): Leporinus fasciatus (4), Heros severus
(coppia) o Geophagus brasiliensis (coppia), Crenicichla
lugubris (2), Apteronotus albifrons (4), Gymnotus
carapo (4), Megalechis
thoracata (4).
Anfibi: Pipa
pipa (coppia giovane: da adulte queste rane non possono
convivere con pesci più piccoli!).
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