Un
reef insulare del Mar Rosso
Esteso da Nord a Sud poco meno di 2.000 km, il Mar Rosso è
una stretta propaggine dell'Oceano Indiano, incuneata fra l'Africa
e l'Arabia. Il Canale di Suez da 130 anni lo collega con il Mediterraneo,
mentre lo Stretto di Bab al Mandab fa da confine fra le sue acque
e quelle oceaniche.
Profondo non più di 2.000 m, posto in un'area geografica
a scarsissima piovosità, con coste desertiche o semi-desertiche,
il Mar Rosso ha tutti i connotati del tipico "mare chiuso".
I limitati apporti di acque dolci e un alto tasso d'evaporazione
hanno innalzato la sua salinità al 4,1%, contro il 3,5%
che è tipico dell'oceano Indiano. Anche la temperatura,
22 °C in inverno, 26 °C in estate, è di alcuni
gradi superiore a quella del bacino oceanico. Nel corso della
sua storia geologica il Mar Rosso è stato soggetto a ripetuti
e lunghi periodi di totale isolamento. Questo ha certamente favorito,
congiuntamente ai fattori ecologici sopracitati, la formazione
di endemismi, che oggi riguardano una cospicua percentuale delle
specie che costituiscono il suo popolamento faunistico.
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I
reef del Mar Rosso
Pur essendo posto nella fascia tropicale nota come "zona
dei coralli" (le formazioni presenti nel Golfo di Aqaba
sono considerate, fra quelle tipiche, le più a Nord
del mondo), lo sviluppo di questi Invertebrati assume nel
Mar Rosso una morfologia peculiare. Assenti gli atolli e
le barriere coralline vere e proprie, le sue acque sono
caratterizzate dalle cosiddette barriere a frangenti,
dei reef simili alle barriere, che si estendono lungo buona
parte delle sue coste, in Egitto, Arabia Saudita, Sudan,
Eritrea, Etiopia e Yemen. Presente, lungo alcuni tratti,
anche l'habitat a Mangrovie, con Avicennia marina
e Rhizophora mucronata a fare da specie dominanti.
Formatisi sui bordi superiori di depositi di origine sedimentaria
risalenti al Terziario, i reef a frangenti costituiscono
una struttura allungata, che si sviluppa parallelamente
alla terraferma, a distanze da questa che possono variare
da 20 m al chilometro. Larghi anche solo 4-5 m (ma possono
arrivare a 50 m e oltre), si sono formati molto lentamente,
su una base composta da detriti di origine animale, con
i coralli che crescono in particolar modo nella parte più
vicina alla superficie, favoriti da un migliore ricambio
di acqua e da una maggiore quantità di luce disponibile.
Alle spalle del reef, fra questo e la costa, nella maggior
parte dei casi è presente una laguna, che ha origine
dal discioglimento e dall'erosione dei sedimenti, se tale
azione è quantitativamente superiore al loro deposito.
La profondità di queste aree è molto variabile,
si va da pochi metri ad oltre dieci. Come nel caso delle
pass degli atolli corallini, anche i reef a frangenti
sono interrotti da stretti varchi originati dalla morte
o dal mancato sviluppo dei coralli. In Arabia Saudita e
in Egitto queste valli sommerse sono chiamate sharm
e la loro origine, pluviale, risale al Pleistocene. In genere
tuttora connessi a fiumi stagionali chiamati wadis,
tali varchi sono spesso ostruiti dalla crescita dei coralli,
costituendo comunque un ottimo rifugio per la fauna della
barriera.
Come la maggioranza dei coralli "reef-builder",
costruttori di barriere, anche quelli del Mar Rosso sono
in gran parte ermatipici, hanno cioè sviluppato un
rapporto simbiotico con dei Dinoflagellati, le Zooxantelle,
che nutrono i polipi del corallo, nutrendosi a loro volta
dei suoi prodotti di scarto. Questo rapporto simbiotico
si stabilisce solo in condizioni di sufficiente illuminazione,
e quindi entro una profondità massima che in genere
non supera i 40-50 m. Una delle peculiarità dei coralli
del Mar Rosso è quella di svilupparsi, grazie all'eccezionale
limpidezza delle sue acque, anche a profondità notevolmente
maggiori. Sei specie di coralli sono state campionate al
di sotto dei 50-70 m, mentre Leptoseris fragilis,
un ermatipico, può sopravvivere fino ad oltre 140
m di profondità.
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Le
quasi 130 specie di coralli caratteristiche di questo mare sono,
in realtà, distribuite in modo diseguale fra i generi che
le raggruppano. Fra i "coralli duri" (ordine Scleractinia)
quelli che ne contano il maggior numero, 15 ciascuno, sono Acropora
e Montipora, ben rappresentati sono tuttavia anche Leptoseris,
Fungia, Porites e Flavites. Molto comune è
il genere Millepora, i famosi Coralli di fuoco, che con i
loro scheletri calcarei contribuiscono in modo sostanziale alla
costruzione del reef. I "coralli morbidi" (ordine Alcyonacea),
in questo senso forniscono un apporto limitatissimo, ma sono importanti
competitori per lo spazio con gli appartenenti all'ordine Scleractinia.
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Un
reef insulare: il reef di Giftun el Seghir Island
Il gruppo delle isole Giftun si trova presso Hurghada, lungo
la costa occidentale del Mar Rosso, in territorio egiziano,
al centro di una delle zone faunisticamente più ricche
ed interessanti di questo bacino. Il reef dell'isola è
circondato da acque piuttosto profonde (fino a 100 m) e
il suo versante esterno è particolarmente esposto
alle onde e alle correnti. Nel sud-est della costa la piattaforma
corallina forma fino a circa 20 m di profondità uno
zoccolo largo ben 50 m, prima di immergersi a dirupo oltre
i 50 m di profondità, mentre altrove abbondano le
formazioni coralline circondate da sabbia. Sulla piattaforma
e nelle acque più basse (3-20 m) abbondano le madrepore
Acropora (anche in "tavole" di 5 m di diametro),
Favia, Pocillopora e Stylophora, mentre
sul versante esterno più esposto predomina il corallo
di fuoco (Millepora) e massicce formazioni di Porites,
nel drop-off predominano invece le gorgonie e i coralli
molli (Dendronephthya soprattutto). Infine, numerosi
alcionari (prevalente Litophyton spp.) crescono
sui bassi fondali sabbiosi, attaccati alle rocce e alle
madrepore morte.
Alghe
e invertebrati (specie di interesse acquariofilo):
Caulerpa racemosa, Halimeda opuntia (Alghe); Pocillopora
damicornis, Acropora spp., Favia stelligera, Stylophora
pistillata, Turbinaria spp., Porites spp., Fungia spp..
(Scleractinia); Tubipora musica (Stolonifera); Sarcophyton
ehrembergi, Dendonephthya klunzingeri, Litophyton sp., Xenia
umbellata (Alcyonacea); Stichodactyla haddoni, Heteractis
magnifica, H. crispa, Entacmaea quadricolor (Actiniaria);
Tridacna squamosa, T. maxima, Spondylus varius (Mollusca
Bivalvia); Lambis lambis (Mollusca Gastropoda); Thor amboinensis,
Lysmata amboinensis, Saron marmoratus, Stenopus hispidus,
Dardanus lagopodes, Calcinus qaimardii (Crustacea); Fromia
monilis, F. ghardaqana, F. elegans, Gomophia egyptiaca,
Linckia multifora, L. guildingii, Echinaster callosus, Culcita
novaeguineae (Echinodermata Asteroidea); Heterocentrotus
mammillatus, Tripneustes gratilla, Diadema setosum, Mespilia
globulus, Phyllacanthus imperialis, Echinometra mathaei
(Echinodermata Echinoidea).
Pesci (specie di interesse acquariofilo): Taeniura
lymma (Dasyatidae); Triaenodon obesus (Carcharhinidae);
Gymnothorax favagineus , Gymnomuraena zebra, Echidna nebulosa
(Muraenidae); Plotosus lineatus (Plotosidae); Myripristis
murdjan (Holocentridae); Pterois volitans, P. russelli,
P. radiata, Dendrochirus zebra (Scorpaenidae); Inimicus
filamentosus (Synanceiidae); Cephalopholis miniata, Epinephelus
flavocaeruleus, Variola louti, Pseudanthias squamipinnis
(Serranidae); Grammistes sexlineatus (Grammistidae); Pseudochromis
fridmani, P. flavivertex, P. springeri, P. aldabraensis
(Pseudochromidae); Platax orbicularis, P. teira (Ephippidae);
Parupeneus forsskali, P. macronema (Mullidae); Pomacanthus
imperator, P. asfur, P. maculosus, P. semicirculatus (Pomacanthidae);
Chaetodon semilarvatus, C. larvatus, C. auriga, C. melannotus,
C. collare, Heniochus intermedius (Chaetodontidae); Oxycirrhites
typus, Cirrhitichthys oxycephalus, C. aprinus (Cirrhitidae);
Amphiprion bicinctus, A. sebae, Chromis dimidiata, C. viridis,
Dascyllus trimaculatus, D. aruanus, Pomacentrus sulfureus
(Pomacentridae), Bodianus anthioides,B. axillaris, Coris
aygula, Thalassoma lunare, Gomphosus caeruleus, Labroides
dimidiatus (Labridae); Valenciennea puellaris, Gobiodon
citrinus (Gobiidae); Ptereleotris evides (Microdesmidae);
Acanthurus sohal, Zebrasoma xanthurum, Z. desjardinii, Naso
brevirostris, N. lituratus (Acanthuridae); Odonus niger,
Balistoides viridescens (Balistidae); Ostracion cubicus,
Lactoria cornuta (Ostraciidae); Arothron hispidus (Tetraodontidae).
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Un
acquario "Giftun Reef"
Uno dei problemi fondamentali nel mantenimento degli organismi
provenienti dal Mar Rosso riguarda le caratteristiche dell'acqua
dell'acquario. Il Mar Rosso infatti, si distingue per i valori
di densità e temperatura delle sue acque superficiali.
In genere l'acqua marina viene mantenuta in acquario a valori
di densità compresi tra 1,022 e 1,024, corrispondenti a
quanto riscontrato in natura nella maggior parte dei mari tropicali
che circondano le barriere coralline, e a temperature intorno
a 26°C.
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Il
Mar Rosso è invece caratterizzato da una densità
e da una temperatura dell'acqua decisamente più alte
e pari, rispettivamente, a circa 1,030 e 28-30°C: per
i pesci e gli invertebrati provenienti da tale mare, quindi,
è necessario rispettare tali valori, se si vuole che
essi prosperino in un ambiente il più simile possibile
a quello da cui provengono. Più che per altri animali
è dunque indispensabile un acquario-biotopo per ospitare
questi organismi, cioè un acquario i cui ospiti provengano
tutti dalla medesima regione e abbiano quindi bisogno delle
stesse condizioni di temperatura e densità dell'acqua.
Prendiamo in considerazione una vasca con capacità
di circa 500 l (150x60x60 cm), arredata con abbondanti rocce
vive (che creino numerosi anfratti e nascondigli) disposte
a scogliera e ampi spazi liberi di sabbia corallina fine.
Grande vasca tecnica (circa 150 l) sottostante, con filtro
percolatore, schiumatoio adeguato e, vivamente consigliato,
un reattore di calcio. Per l'opzione I (Pesci), l'illuminazione
sarà costituita solo da lampade al neon (4 da 40 W),
per la II (coralli) da 3 lampade HQI 250-400 W.
Opzione
I: acquario dedicato principalmente ai pesci, con
qualche robusta stella con funzioni di "spazzino"
di fondo.
Invertebrati:
Culcita novaeguineae (2).
Opzione II: acquario di barriera dedicato a
coralli e altri invertebrati.
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