Sinonimi: Hygrophila siamensis, H. stricta, Nomaphila stricta. Famiglia: Acantacee. Il genere Hygrophila comprende un centinaio di specie delle regioni tropicali, principalmente diffuse - come si intuisce dal nome - nelle zone umide. Molte sono anfibie e si adattano a vivere anche indefinitamente allo stato sommerso. Tra queste, H. corymbosa è una delle più note agli acquariofili: di aspetto assai variabile, se ne conoscono numerose varietà (gracilis, crispa, glabra, strigosa, ecc.) che differiscono soprattutto per la forma e le dimensioni delle foglie. Questa notevole variabilità (polimorfismo) è anche all'origine dei diversi sinonimi con cui la pianta è stata in passato classificata. In natura questa specie si incontra presso i fiumi, le risaie e gli acquitrini della Penisola Indiana, della Thailandia, della Malesia e dell'Arcipelago Indonesiano. E' una pianta imponente, che può raggiungere e superare il metro d'altezza e sviluppa spesso un fusto "legnoso" e assai robusto. In emersione produce piccoli e graziosi fiori color malva alla base delle foglie (ascellari) e disposti a corimbo, da cui il nome della specie. Molta luce, con illuminazione insufficiente la pianta soffre e tende a perdere le foglie più basse. E' importante non farle mai raggiungere la superficie, altrimenti perde rapidamente le foglie sommerse. Va quindi cimata con regolarità (le talee così ottenute si possono a loro volta ripiantare). Non è esigente riguardo i valori chimici dell'acqua, richiede però una temperatura di 22-28°C e una puntuale aggiunta di ferro chelato per prevenire la clorosi delle foglie.