I vermi marini (Anellidi Policheti) della famiglia dei Sabellidi sono tra i più curiosi ospiti dell'acquario. Il loro nome deriva dal latino sabulum (sabbia), in quanto quasi tutte le specie vivono su fondali sabbiosi ed edificano un tubo formato da sabbia fine e detriti, cementati tra loro con una speciale secrezione mucosa, nel quale si rifugiano lasciando fuoriuscire solo la vistosa "corolla branchiale", formata da numerosi tentacoli di aspetto piumoso e colorazione assai variabile, la cui funzione è soprattutto catturare il microscopico plancton di cui questi animali si nutrono. Il genere Sabellastarte è principalmente tropicale: S. sanctijosephi (ancora nota in acquariofilia con il sinonimo di S. indica) è senz'altro la specie più comune del suo genere, diffusa dal Mar Rosso a tutto l'Indo-Pacifico. Si trova negli ambienti più diversi, dai bassi ed inquinati fondali sabbiosi dei porti alle limpide scogliere coralline: spesso il suo tubo non affonda nella sabbia ma sporge tra i rami delle madrepore e le fessure delle rocce. La corolla ha colorazione assai variabile, anche in funzione dell'alimentazione: dal bianco al marrone scuro, attraverso varie tonalità di grigio, beige e rossiccio, quasi sempre in combinazione tra loro. Il tubo è lungo in media 8-10 cm (eccezionalmente fin oltre 20 cm), con un diametro massimo di un paio di centimetri mentre quello della corolla non supera in genere i 10 cm. E' una specie consigliabile ai neofiti e ideale anche per vasche piccole, non va però associata a pesci e invertebrati aggressivi che vengono attratti soprattutto dalla sua chioma ondeggiante. Compagni ideali sono ad esempio pesciolini tranquilli come  ghiozzetti,  pesci  mandarino,  ippo-

 

 

 

 

 

campi e pesci ago. I tentacoli eventualmente danneggiati ricrescono col tempo, difficilmente però con livrea e dimensioni originarie. In caso di stress (causato ad esempio da temperatura eccessiva durante i mesi estivi, o da scadenti condizioni generali dell'acqua) il verme tende a fuoriuscire interamente dal tubo, cadendo facilmente vittima di eventuali predatori. Animale filtratore, può essere nutrito con gli appositi mangimi liquidi per inverte-brati filtratori e sospensivori. E' bene variare il più possibile l'alimentazione in quanto una dieta troppo monotona e povera di vitamine può portare col tempo ad uno sbiadimento della corolla.
Soprattutto durante la somministrazione del cibo è consigliabile ridurre al minimo la turbolenza dell'acqua.